Angeli e demoni: simboli ed enigmi della Certosa
Un percorso alla scoperta del significato dei simboli misteriosi del Cimitero Monumentale di Bologna
24/08/23 | Ore 18.30
La visita guidata alla Certosa per appassionati di simboli e significati nascosti!
I monumenti ci parlano, ma noi non li sappiamo ascoltare.
Quelle che spesso consideriamo mere decorazioni, nelle sculture e nelle lapidi che ornano il Cimitero, hanno invece dei precisi significati.
Leoni, farfalle, pigne, colonne, lucerne… persino il teschio non è mero richiamo alla morte e anche il “Daimon“, dal nome terrificante che riecheggia della Divina Commedia di Dante, non è in realtà una figura negativa.
Delicate statue alate, allegorie vigorose e simboli arcani, ma non solo
La Certosa è stata teatro per storie fantastiche immaginate dai nostri avi, tra cui amabili conversazioni con fantasmi e voli di pipistrelli al chiar di luna.
Lasciatevi condurre in un percorso fatto di capolavori, angoli suggestivi e luoghi nascosti del nostro cimitero, alla scoperta della Certosa più misteriosa.
Il monastero di San Girolamo della Certosa fu fondato alla metà del 1300 fuori dall’area urbana, servito dal Canale di Reno, da Via Saragozza e Via San Felice (via Emilia).
Nel ‘600 la chiesa si arricchì delle opere dei grandi maestri della pittura bolognese: Bartolomeo Cesi, i Carracci, Guercino, i Sirani, Pasinelli, Canuti, e tanti altri.
All’interno della chiesa è conservato un importante ciclo relativo alla Passione di Cristo, composto di tele di grandi dimensioni (450×350 cm).
Nel 1796 le soppressioni degli ordini monastici, volute da Napoleone Bonaparte, portarono alla chiusura di conventi e monasteri.
I religiosi furono rimandati alle famiglie d’origine mentre i locali vennero riutilizzati per fini civili o venduti a privati.
La Certosa rimase a lungo inutilizzata, poichè troppo vasta e collocata al di fuori dell’area urbana.
Nel 1801 il Comune di Bologna decise la creazione di un grande cimitero extraurbano, dove convogliare tutte le salme dei bolognesi che in precedenza erano sepolti presso le singole parrocchie. I ricchi, infatti, trovavano ospitalità nelle cappelle gentilizie, mentre i poveri venivano seppelliti in terra nei piccoli cimiteri annessi alle chiese.
Da allora il Cimitero della Certosa accoglie i bolognesi, rappresentando un libro aperto sulla storia, un grande museo a cielo aperto che racconta le vicende nei nostri antenati a chi le sa ascoltare.
Per fotografare all’interno del complesso occorre avere il permesso che viene rilasciato gratuitamente e UNICAMENTE dagli uffici dei Servizi Cimiteriali. Scaricare qui il modulo FOTO, compilarlo e inviarlo, insieme alla scansione di un documento di identità all’indirizzo direzione@
Giovedì, 24 agosto 2023
18.30
Via della Certosa 18, Bologna (ingresso chiostro della Chiesa)
INTERO: € 13,00
RIDOTTO: € 8,00 (Bambini 6-12 anni, persone con disabilità)
Visita guidata + 2€ per la Certosa
Michela Cavina
1h30
Parcheggio grande della Certosa
Sì (con autorizzazione, info in fondo alla pagina)
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