Eroine in Certosa: la storia del Risorgimento al femminile
Visita guidata al Cimitero Monumentale di Bologna: storie d’eroismo al femminile con le eroine bolognesi che qui riposano.
12/03/22 | Ore 10.30
Brigida Fava Ghisilieri Tanari e la figlia Augusta, Letizia Murat Pepoli e la figlia Carolina, Maria Malvezzi Hercolani, Maria Teresa Serego Alighieri…
Tutta la storia del Risorgimento bolognese è fortemente influenzata dalle grandi donne che animarono i colti salotti dove si incontravano i pensatori e i cospiratori.
Letizia Pepoli Murat
Madri energiche e interessate ai figli, li educarono nel mito della Patria unita e libera dall’invasore, regalando all’Italia personalità fondamentali della politica post-unitaria.
Donne coraggiose che non si risparmiarono neanche negli scontri armati, costruendo personalmente barricate e soccorrendo i feriti.
Invise e osteggiate dalla polizia austriaca, che ne controllò le mosse, furono in grado di destreggiarsi negli intrighi e facilitare la fuga degli uomini coinvolti nei moti e ricercati.
In questa visita guidata ascolteremo, dalla voce delle nostre concittadine, l’entusiasmo dei moti del 1848, la sofferenza di rivedere condotta sotto il giogo austriaco la patria amata e infine condivideremo il ricordo del 12 giugno 1859.
Brigida Fava Ghisilieri Tanari
Il monastero di San Girolamo della Certosa, nucleo originario dell’attuale cimitero, fu fondato alla metà del 1300 fuori dall’area urbana.
Nel 1796 le soppressioni degli ordini monastici, volute da Napoleone Bonaparte, portarono alla chiusura di conventi e monasteri. I religiosi furono rimandati alle famiglie d’origine mentre i locali vennero riutilizzati per fini civili o venduti a privati.
La Certosa rimase a lungo inutilizzata, poichè troppo vasta e collocata al di fuori dell’area urbana.
Nel 1801 il Comune di Bologna decise la creazione di un grande cimitero extraurbano, dove convogliare tutte le salme dei bolognesi che in precedenza erano sepolti presso le singole parrocchie. I ricchi, infatti, trovavano ospitalità nelle cappelle gentilizie, mentre i poveri venivano seppelliti in terra nei piccoli cimiteri annessi alle chiese.
Da allora il Cimitero della Certosa accoglie i bolognesi, rappresentando un libro aperto sulla storia, un grande museo a cielo aperto che racconta le vicende nei nostri antenati a chi le sa ascoltare.
Per fotografare all’interno del complesso occorre avere il permesso che viene rilasciato gratuitamente e UNICAMENTE dagli uffici dei Servizi Cimiteriali. Scaricare qui il modulo FOTO, compilarlo e inviarlo, insieme alla scansione di un documento di identità all’indirizzo direzione@
Domenica, 12 marzo 2023
10.30
Via della Certosa 18, Bologna (ingresso lato chiesa)
INTERO: € 13,00
RIDOTTO: € 8,00 (Bambini 6-12 anni, persone con disabilità)
visita guidata, 2€ per la Certosa
Michela Cavina
1h30
Italiano
FOTO
Sì (con autorizzazione, info in fondo alla pagina)
Parcheggio grande della Certosa
La visita si terrà anche in caso di maltempo
Distanziamento e norme Covid
Per garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno fin metro tutte le visite prevedono l’utilizzo del sistema di microfonaggio sanificato e di auricolare sterile
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