
Faenza Tour Classico
Un piccolo gioiello della Romagna, terra generosa, da scoprire attraverso i suo monumenti e le sue famose ceramiche.
Il tour parte dalla Piazza del Popolo e dalla Piazza della Libertà, un’entità unica (per i faentini è “la piazza”!) separata dalla bella torre dell’Orologio con i palazzi che vi si affacciano. L’originale seicentesca Torre dell’Orologio, fatta saltare dai Tedeschi nel 1944, è sostituita oggi da una ricostruzione fedele del 1953: resta nella nicchia la Madonna con il Bambino del 1611. Il Palazzo del Podestà (esterno) cinge la piazza da un lato mentre di fronte spicca il cinquecentesco Palazzo Manfredi (esterno). La Fontana Monumentale con gli splendidi leoni rampanti è uno tra i più insigni monumenti della città: progettata da fra Domenico Paganelli nel 1583 sul luogo di una precedente fonte rinascimentale, fu terminata nel 1621. Il Duomo, dedicato a S. Pietro, costruito fra il 1474 ed il 1520, conserva al suo interno le arche dei SS. Savino, Emiliano e Terenzio, rispettivamente di Benedetto da Maiano e di anonimi maestri rinascimentali toscani, un toccante crocifisso ligneo quattrocentesco e la Pala Bonaccorsi, squisita tavola cinquecentesca dipinta da Innocenzo Francucci da Imola. Si ricorda anche che in Duomo è sepolto S. Pier Damiano. Dopo aver esplorato Piazza Nenni con l’elegante facciata neoclassica del teatro Masini eretto fra il 1780 ed il 1787 concludiamo con la visita di Palazzo Milzetti (a pagamento) splendido esempio di neoclassicismo faentino, con lo straordinario apparato decorativo progettato da Felice Giani e dalla sua bottega: un preciso programma simbolico ed encomiastico affidato al perfetto connubio tra architettura, pittura, scultura e arredo.
Ad integrazione del percorso di mezza giornata è davvero un’esperienza unica la visita del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche (a pagamento) uno dei più importanti musei d’arte ceramica del mondo. Nelle sale espositive sono raccolte le opere delle officine di ceramica italiana dal Medioevo all’Ottocento con una sezione particolare dedicata alle straordinarie ceramiche faentine. Un’ampia sezione è dedicata poi alla ceramica moderna e contemporanea (Liberty, Decò, Fontana, Burri, Picasso, Matisse, Chagall ecc). Infine sono rappresentate le produzioni del Vicino Oriente Antico, area mediterranea in epoca ellenistica; precolombiana e islamica. Dal 1963 il Museo promuove, con scadenza biennale, un concorso internazionale sulla ceramica artistica, che ha consentito di ampliare le sue raccolte con opere provenienti da tutto il mondo.