Il Programma
Ritrovo ore 8.10 nell’ATRIO della Stazione Centrale di Bologna – treno 8.25 per Ferrara
ATTENZIONE: i biglietti del treno non sono inclusi nella quota
Per chi viene in auto, ritrovo ore 9.50 davanti alla chiesa di S. Antonio in Polesine, Via del Gambone, 15, Ferrara
ore 10.00 – Monastero di Sant’Antonio in Polesine (offerta 5€)
Un luogo sacro, di grande raccoglimento e bellezza, un luogo antico, primo monastero femminile nella città estense, fondato da Agostiniani devoti a Sant’Antonio, intorno all’anno Mille, su un’isola nell’alveo del Po. A metà del Duecento il monastero accoglie le monache benedettine riunite attorno a Beatrice d’Este, figlia del marchese Azzo VII Novello, fondatrice della comunità religiosa.
Passato il grande chiostro, attraverso una stretta porta entreremo nel coro delle monache, uno degli ambienti più affascinanti e preziosi di Ferrara, che conserva affreschi che vanno dalla scuola giottesca e bizantina a quella rinascimentale.
Da un lato la grande pala d’altare del XVI sec. di Nicolò Roselli con la Flagellazione e, di fronte, tre splendide e rarissime cappelle.
La cappella di sinistra è dedicata alle Storie dell’Infanzia di Gesù e alla Vita della Vergine, affreschi di scuola giottesca, eseguiti fra il 1315 e il 1320. Quella centrale presenta l’Annunciazione di Domenico Panetti (XV sec.) mentre quella di destra ha come tema la Passione ed è opera di due maestri giotteschi operanti tra fine ‘200 e inizio ‘300.
ore 11.15 – Basilica di Santa Maria in Vado – Santuario del Prodigioso Sangue (5€ offerta)
Di origini antichissime, questa chiesa sorgeva nei pressi di un guado (vado) che permetteva l’attraversamento di uno dei numerosi canali che intersecavano la zona. La sua importanza religiosa è legata al miracolo eucaristico avvenuto nel giorno di Pasqua 1171, quando il sangue sgorgò dall’ostia al momento della consacrazione e andò a bagnare il catino absidale sopra l’altare. Divenuta immediatamente luogo di pellegrinaggio, venne ingrandita per ordine del duca Ercole I d’Este a partire dal 1495 con importanti interventi dell’architetto Biagio Rossetti.
Il grandioso interno è a pianta basilicale, con tre navate. Tanti i capolavori in esso conservati: la Madonna di Costantinopoli, quattrocentesca icona di stile bizantino, la cinquecentesca Annunciazione di Camillo Filippi, le due gigantesche tele di Domenico Mona con la Natività di Maria e la Natività di Gesù. Ma soprattutto è protagonista in questa chiesa lo straordinario genio seicentesco di Carlo Bononi, ammirato dallo stesso Guercino!
Bononi è autore infatti delle cinque enormi tele che decorano il soffitto della navata, prodigiose negli scorci dal basso, de Le Nozze di Cana e Lo sposalizio della Vergine oltre che dell’affresco del catino absidale con l’Esaltazione del nome di Dio.
PRANZO LIBERO
ore 14.30 – Palazzo Schifanoia e il Museo
Testimonianza straordinaria dei fasti dell’epoca rinascimentale, Palazzo Schifanoia è il simbolo della Ferrara degli Este. Il nuovo percorso espositivo restituisce ai visitatori un museo moderno: 21 sale, 1400 metri quadri di percorso espositivo, circa 250 opere da contemplare, un nuovo allestimento e luci speciali per esaltare gli affreschi del “Salone dei Mesi”.
Schifanoia fu costruito, a partire dalla fine del Trecento, in una zona ricca di verde presso l’antico corso del fiume Po, per volere di Alberto V d’Este.
Il nome del palazzo deriva dal motto “schivar” la noia e si riferisce alla funzione di svago e ricreazione dell’edificio, in quanto “delizia” estense. Il palazzo fu poi ampliato per volere di Borso d’Este (1450-1471) che plasmò l’edificio a sua immagine e somiglianza, rendendolo sontuoso e unico, a misura della grandezza europea della Ferrara del tempo.
Fulcro luminoso della vita di corte nel Quattro e Cinquecento, Schifanoia subisce poi un lento declino che ne altera funzione e forme, fino a quando, nell’Ottocento, la riscoperta delle decorazioni del Salone dei Mesi determina nel 1898 la volontà di fare dell’ex delizia il nuovo museo civico.
Dopo il terremoto del 2012 e il necessario restauro architettonico, il Museo Schifanoia torna a essere fruibile offrendo un’esperienza di visita immersiva ed emozionale
Il percorso di visita si snoderà attraverso il celeberrimo Salone dei Mesi, grandioso capolavoro del Rinascimento estense e uno dei cicli d’affreschi più importanti del XV sec. in Italia (!) opera collettiva di diversi pittori ferraresi della scuola di Cosmé Tura, fra cui Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti. Proseguirà attraverso le Sala delle Virtù e la Sala delle Imprese esponendo importanti pezzi di miniatura del XV secolo, scultura del Quattrocento e del Settecento, pittura rinascimentale e barocca, ceramiche graffite di età estense, medaglie umanistiche (Pisanello) fino ai conii e ai punzoni pontifici.
Al termine della visita passeggiata in centro ed eventuale visita della Cattedrale, in riapertura dopo lunghi restauri
Rientro libero a Bologna a partire dalle ore 18.00