La magnifica Conserva di Valverde, detta anche Bagni di Mario, è un gioiello della Bologna sotterranea al centro di un complesso sistema di raccolta delle acque dirette verso la città e la Fontana del Nettuno.
Le origini
Il nome “Bagni di Mario” deriva dal fatto che i nostri antenati considerarono la Conserva costruita sui resti di un impianto termale di età romana.
Questo capolavoro è, invece, un sistema per la raccolta delle acque di età rinascimentale.
Fu progettata da Tommaso Laureti, architetto al servizio di Papa Pio IV Medici, per fornire acqua alla fontana del Nettuno, da lui progettata in Piazza Maggiore.
Il funzionamento
I condotti si allungano nella collina, come le dita di una mano, per raccogliere l’acqua che sgorga e convogliarla nella grande Conserva.
Da qui, dopo aver depositato sabbia (e un bel po’ di calcare!) defluivano verso la Cisterna del Vascello, costruita già negli anni attorno al 1520 per alimentare una precedente fontana di Piazza Maggiore.
Infine, un condotto lungo 2 km permetteva all’acqua di zampillare finalmente nella Fontana del Nettuno.
In età moderna
Dopo essere stato usato come rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale, la Conserva rimase abbandonata finché, nel 2017, il Comune di Bologna non l’ha restaurata e riaperta al pubblico.
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