Il fuoriporta che non ti aspetti: Budrio – Tour in presenza
06/06/21 ore 10.00
La visita guidata in presenza
Budrio ha antichissime origini umbre e si chiamava Butrium. Nel corso della visita potremo scoprire le radici e le curiosità storiche della cittadina.
Una parte della sua fortuna risale al tempo della rinascita economica dopo l’anno mille, a seguito di una donazione di Matilde di Canossa alla popolazione locale di una grande estensione terriera, per cui i cittadini di Budrio, per poterne beneficiare, si unirono in partecipanza agraria, una forma di organizzazione collettiva del lavoro e sfruttamento di beni comuni che è arrivata fino al ventesimo secolo.
Ecco quindi un borgo ricchissimo di cultura, tradizioni e luoghi da scoprire. Nel tour visiteremo tanti luoghi imperdibili.
Da piazza Antonio da Budrio, su cui affaccia la chiesa di San Domenico, partiremo per scoprire le tante meraviglie: il Museo dell’Ocarina dove rimarremo estasiati da questa collezione unica nel suo genere di strumenti musicali e dove ne sentiremo delle belle…
Eccoci poi dentro la bottega dei Rapparini, un’antica falegnameria fondata a metà Ottocento nelle campagne di Budrio, in cui sono conservati tutti gli strumenti originali stupendi e vissuti dal tempo.
Continueremo la visita con la chiesa di San Lorenzo, la parrocchiale della cittadina, che era molto antica e che le fonti dicono esistere già nel 1100. Agli inizi del Quattrocento l’edificio passò ai Servi di Maria, che ad oggi ancora lo custodiscono. Nel Seicento la chiesa venne completamente ampliata e abbellita in stile barocco dal celebre architetto budriese Alfonso Torreggiani. Successivamente l’architetto Tubertini l’arricchì con un elegante transetto neoclassico. La chiesa conserva al suo interno numerosi dipinti tra cui opere dei Carracci, degli Scandellari e un capolavoro di Ubaldo Gandolfi sull’altare principale.
Il complesso della chiesa include un chiostro in stile rinascimentale a doppio colonnato e uno scalone monumentale.
Il giro si concluderà nel Palazzo Torre, sede del municipio, originale edificio del medioevo, che, grazie all’ingegno di Alfonso Rubbiani, è stato trasformato al suo interno a metà Ottocento in un fantasmagorico stile medievale, sorprendente per il suo gusto di neogotico rubbianesco.