La Certosa svelata: sale nascoste e passaggi segreti – Tour in presenza
03/06/21 ore 18.30 e 18:45
La visita guidata in presenza
Una visita guidata al tramonto, con solo i nostri passi che risuonano nel silenzio del cimitero, per scoprire sale nascoste, chiostri poco esplorati, passaggi segreti tra una sala e l’altra.
Dagli ambienti originali del convento, riadattati per accogliere le spoglie dei bolognesi, ci sposteremo attraverso le scenografiche sale realizzate tra ‘800 e ‘900.
Durante questa esplorazione ascolteremo la voce dei monumenti che ci raccontano di amori proibiti, morti sospette, vite dissolute o condotte irreprensibili.
Un percorso tra arte, storia e… pettegolezzi.
Dal monastero….
Il monastero certosino di San Girolamo della Certosa fu fondato alla metà del 1300 fuori dall’area urbana, servito dal Canale di Reno, da Via Saragozza e Via San Felice (via Emilia).
A guida del monastero venne scelto, a partire dal 1407, il beato Niccolò Albergati.
Divenuto vescovo di Bologna nel 1417 accolse, tra i suoi segretari, due futuri pontefici: Niccolò V (Tommaso Parentucelli) e Pio II (Enea Silvio Piccolomini).
I due elargirono poi, al monastero, opere d’arte e privilegi.
….al Cimitero
Nel 1796 le soppressioni degli ordini monastici, volute da Napoleone Bonaparte, portarono alla chiusura di conventi e monasteri.
I religiosi furono rimandati alle famiglie d’origine mentre i locali vennero riutilizzati per fini civili o venduti a privati.
La Certosa rimase a lungo inutilizzata, poichè troppo vasta e collocata al di fuori dell’area urbana.
Nel 1801 il Comune di Bologna decise la creazione di un grande cimitero extraurbano, dove convogliare tutte le salme dei bolognesi che in precedenza erano sepolti presso le singole parrocchie.
I ricchi, infatti, trovavano ospitalità nelle cappelle gentilizie, mentre i poveri venivano seppelliti in terra nei piccoli cimiteri annessi alle chiese.
Nel 1804 Napoleone emanò l’Editto di Saint Cloud costringendo tutte le città del suo regno a creare dei cimiteri fuori dalle città: quello di Bologna, già esistente dal 1801 diventò pertanto il CIMITERO MODERNO PIÙ ANTICO D’EUROPA.
Da allora il Cimitero della Certosa accoglie i bolognesi, rappresentando un libro aperto sulla storia, un grande museo a cielo aperto che racconta le vicende dei nostri antenati a chi le sa ascoltare.
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