L'arte della moda | Visita guidata alla mostra Musei di S. Domenico
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L’arte della moda | Visita guidata alla mostra

Un viaggio tra moda e arte dalla Rivoluzione Francese alla Pop Art, fino ai giorni nostri

 

23/04/2023 | Ore 10.40 e 15.20

La moda non è soltanto lo specchio fedele di un’epoca, bensì anche una fra le espressioni plastiche più dirette della cultura umana (Piet Mondrian)

 

La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L’abito che modella, nasconde, dissimula o promette il corpo. L’abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L’arte come racconto e come sentimento del tempo.

 

Come in uno specchio, l’esposizione forlivese del 2023 mette in rapporto l’arte con la moda: dalla Rivoluzione Francese alla Pop Art, fino alla nostra contemporaneità. Oltre 200 capolavori d’arte e 100 abiti dialogano in una mostra imponente, con un allestimento unico al Museo Civico San Domenico di Forlì.

 

O si è un’opera d’arte o la si indossa (Oscar Wilde)

 

Tutta l’arte ha sottolineato l’intimo legame che da sempre c’è con la moda, entrambe sono unite dalla volontà di riformare la natura e trasformare il reale.

 

Se il legame tra abito e ruolo sociale è proprio di tutte le civiltà organizzate, il principio di cambiamento costante della moda è l’effetto di un lungo processo storico e segna l’avvio della modernità. Mostrare i segni della ricchezza e del potere, farsi vedere ed essere visti assume già con l’Ancien Régime e poi, con le Rivoluzioni nell’età borghese, un significato programmatico e comunicativo. La moda si colloca al centro del potere e della sua comunicazione, della società e dei suoi segni simbolici. Sinonimo di lusso e seduzione, essa è specchio delle contraddizioni contemporanee, travestimento e arte dell’apparire, ma anche maschera e riflesso della crisi dell’io.

 

Scalinata - 1954, olio su tela. Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Macerata – Museo Palazzo Ricci - Massimo CampigliCambiano gli stili e cambiano i materiali. Si aprono nuove produzioni. La ricerca dei materiali rivoluziona il mondo produttivo e quello commerciale fino alle attuali soluzioni tecnologiche. E con la diffusione cambiano i linguaggi e la comunicazione.

 

Ma è proprio la diffusione della moda che crea socialmente e culturalmente quella sua caratteristica bipolare che la caratterizzerà di lì in poi. L’arte ne è lo specchio e l’ispirazione, l’espressione e la diffusione dei modelli. Spesso la creazione stessa. Dalla fine dell’Ottocento e per tutto il Novecento il rapporto tra artisti e moda si fa più intenso: artisti che oltre a ritrarre l’eleganza, disegnano abiti e gestiscono la comunicazione della moda, stilisti che collezionano opere d’arte e ne fanno oggetto di ispirazione o il simbolo della propria contemporaneità.

 

Il rapporto tra arte e moda va da quel momento incrementandosi in un gioco delle parti che porterà la moda stessa a diventare un’arte, uno sguardo sulle cose del mondo come la filosofia, la letteratura, il cinema, e a ispirarsi all’arte stessa, in rimandi che dal secondo Novecento fanno dell’intera storia dell’arte, un riferimento costante, imprescindibile, soprattutto per il made in Italy.

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GIORNO

Domenica, 23 aprile 2023

ORA

10.40 e 15.20

RITROVO

Piazza Guido da Montefeltro 12, Forlì (ritrovo all’ingresso dei Musei San Domenico)

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

€ 25

COSA È INCLUSO

Visita guidata + radioguida + biglietto mostra

GUIDA

DURATA

90 min

Distanziamento e norme Covid

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