Il Paesaggio in Pittura
Tra Sette e Ottocento: la nascita del paesaggio moderno
23/04/21 ore 16.00 / replica 20:30
Il Settecento a confronto con la modernità delle vedute urbane di Bellotto, Canaletto fino a Vanvitelli da un lato; dall’altro un secolo ancora preso dal sogno dei capricci rococò, o intrappolato dalle vedute immaginarie di Pannini, dalla malinconia di Francesco Guardi, o dal nascente gusto per la rovina archeologica di Piranesi. A fine secolo incontreremo la natura affrescata da Giandomenico Tiepolo, o nelle stanze paese del bolognese. Gli stranieri – come Hubert Robert Thomas Jones e Jean-Baptiste-Camille Corot ancora vengono a Roma e in Italia per cercare nella campagna, nelle rovine antiche e negli scorci, anche i più umili della città, spunti nuovi da ritrarre dal vero. Sono le radici dell’en plein air che trionferà nel secolo successivo.
Terza lezione di un ciclo di 4 incontri.