Napoleone & Friends in Certosa – Tour in presenza
Parenti, amici e collaboratori dell’Imperatore dei Francesi a Bologna
08/05/2021, ore 10.30
La visita guidata in presenza
Il legame tra Bologna e Napoleone Bonaparte fu molto forte fin dal primo momento, nel 1796.
Tre nostri concittadini diventarono presto uomini dell’Empereur mentre una delle sorelle Bonaparte riposa in una chiesa della nostra città.
Una giovane nipote di Napoleone, educata per governare una nazione, diventerà la “regina di Bologna” mentre i suoi figli scriveranno pagine indelebili nella storia del Risorgimento Italiano.
Infine, uno dei fratelli Bonaparte, forse il più ribelle e anticonvenzionale, visse diversi anni nella nostra città, integrandosi pienamente nella vita dell’illuminata aristocrazia di Bologna.
Per scoprire tutti questi personaggi, seguiteci nei chiostri del nostro Cimitero Monumentale: saranno i monumenti stessi a raccontarvi le loro storie!
La Certosa di Bologna: le origini del monastero
Il monastero di San Girolamo della Certosa fu fondato alla metà del 1300 fuori dall’area urbana, servito dal Canale di Reno, da Via Saragozza e Via San Felice (via Emilia).
A guida del monastero venne scelto, a partire dal 1407, il beato Niccolò Albergati.
Divenuto vescovo di Bologna nel 1417 accolse, tra i suoi segretari, due futuri pontefici: Niccolò V (Tommaso Parentucelli) e Pio II (Enea Silvio Piccolomini).
I due elargirono poi, al monastero, opere d’arte e privilegi.
La fine del monastero…
Nel 1796 le soppressioni degli ordini monastici, volute da Napoleone Bonaparte, portarono alla chiusura di conventi e monasteri.
I religiosi furono rimandati alle famiglie d’origine mentre i locali vennero riutilizzati per fini civili o venduti a privati.
La Certosa rimase a lungo inutilizzata, poichè troppo vasta e collocata al di fuori dell’area urbana.
…La nascita del Cimitero
Nel 1801 il Comune di Bologna decise la creazione di un grande cimitero extraurbano, dove convogliare tutte le salme dei bolognesi che in precedenza erano sepolti presso le singole parrocchie. I ricchi, infatti, trovavano ospitalità nelle cappelle gentilizie, mentre i poveri venivano seppelliti in terra nei piccoli cimiteri annessi alle chiese.
Da allora il Cimitero della Certosa accoglie i bolognesi, rappresentando un libro aperto sulla storia, un grande museo a cielo aperto che racconta le vicende nei nostri antenati a chi le sa ascoltare.