Palazzo Vassè Pietramellara – Tour in presenza
Una splendida sorpresa sopra la Galleria Cavour
19/06/2021 ore 10.00
La visita guidata in presenza
Ma cosa c’è sopra la Galleria Cavour, il tempio del glamour di Bologna ? Una vera sorpresa anticipata dalla facciata insolita, dal lungo androne d’ingresso alla cui destra inizia un ampio scalone con statue allegoriche che accompagnano il visitatore al piano nobile.
Altra sorpresa: una splendida galleria barocca impreziosita da un insieme decorativo del quadraturista Mengazzino e dal pittore figurista Bartolomeo Morelli detto il Pianoro.
Vengono sottolineate – dal canonico Luigi Crespi – la grazia, l’eleganza, la difficilissima resa del sotto in su, delle figure dipinte nel grande
spazio della volta.
Segue l’accesso al salone affrescato con l’ampio fregio rappresentante le Allegorie dei Vizi e delle Virtù nello sfondo di immagini paesaggistiche, un corteo trionfale in uno schema che vuole esaltare i valori, che devono costituire il patrimonio etico di un’aristocrazia legata alla Chiesa della Controriforma.
Questa decorazione venne riscoperta durante i restauri del 1930 ed è opera del pittore di secondo Cinquecento Giovanni Battista Cremonini che decorò anche la sala pompeiana, la sala col fregio del Figliol Prodigo e la sala detta delle Virtù e delle Arti.
L’edificio fece inizialmente parte della dote di Cecilia Ruffini, la ragazza che andò sposa a Giacomo Vassè. Come tanti studenti d’oggi, questo sposo era arrivato a Bologna per conseguire la laurea in Medicina e Filosofia ed era diventato lettore di Astronomia e Matematica: con Giacomo iniziò la presenza del casato nella nostra città dove si sposò ed ottenne la cittadinanza col nome di Vassè Pietramellara, comprendente così anche il suo luogo di provenienza.
A questo antenato, Giovanni Antonio – che fu il primo senatore della famiglia – volle dedicare nel 1674 la memoria con la commissione, nella grande galleria, della meridiana lunga 15,456 m. realizzata da Geminiano Montanari – erede del Cassini – e che è seconda solo a quella in San Petronio. Non mancano certo in galleria segni zodiacali e sfere armillari a completamento e quasi a sfida culturale del suo tempo.