Santo Stefano: dalla “Santa Gerusalemme di Bologna” alle 7 chiese
Visita guidata ad una vera leggenda bolognese: Santo Stefano è un gioco di scatole cinesi che racchiude il senso dei secoli
16/10/21 | Ore 15.30
Una visita guidata accompagnati dalle guide turistiche di Mirarte alla scoperta dell’inesauribile patrimonio culturale di Bologna e del suo territorio.
Santo Stefano,
uno dei complessi più belli e suggestivi della città, racchiude diverso di sé diversi mondi e il senso del tempo che passa…
Fondato dai romani nel II secolo d.C. come tempio di Iside fu presto affiancato dalla chiesa cristiana dei SS. Vitale e Agricola. Sarà San Petronio, proprio lui!, a dare l’impulso definitivo alla fortuna delle Sette Chiese collegando idealmente Bologna con la città di Gerusalemme.
Storia, arte e simbologia in una visita fondamentale per conoscere la città!
P.S. Ma sono poi veramente sette le chiese nascoste dentro S.Stefano???
Le origini
Le colonne del tempio romano originario, tutt’ora visibili al centro della struttura ottagonale, sono un’importantissima testimonianza della ricchezza dell’antica Bononia.
Nel 393, S. Ambrogio, vescovo di Milano, volle erigere a lato un luogo di culto per conservare i resti dei primi martiri bolognesi: Agricola e il suo servo Vitale.
Durante l’episcopato di San Petronio, il tempio di Iside fu trasformato in una chiesa cristiana, dedicata forse a Santo Stefano, primo martire della Chiesa. I contatti con la chiesa di Gerusalemme, forse iniziati con un pellegrinaggio del Santo in Terrasanta, portarono a indicare questo complesso come “Santa Gerusalemme”.
I Longobardi e l’anno Mille
La presenza, nell’area, di genti longobarde portò alla costruzione di un loro luogo di culto dedicato a San Giovanni Battista, cui erano particolarmente devoti.
La simbologia che lega Bologna all’Oriente si fortifica quando parte del complesso viene modificato per presentare, in forma ridotta, la stessa pianta della chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme: questa volontà di richiamare fisicamente i luoghi della Passione di Cristo si manifesta nei successivi “aggiornamenti” apportati dai benedettini di Santo Stefano seguendo gli sviluppi del Santo Sepolcro di Gerusalemme.