Sepolture anomale: tra archeologia e superstizione
Un incontro online sulla piattaforma Zoom dedicato al tema suggestivo della ritualità particolare che si rintraccia in alcune sepolture “anomale”.
Cadaveri smembrati, tombe violate, corpi inchiodati… no, non è un film dell’orrore, ma una “sepoltura anomala”.
In archeologia, le sepolture anomale sono quelle che non seguono il normale rito funerario. Un’anomalia presente negli scavi, quindi, ma sicuramente rara, da registrare e da dimenticare…
Ma sono veramente poi così poche le tombe “anomale”?
Perchè si disturbava il sonno dei morti con pratiche degne di un film dell’orrore?
Semplice: per impedire al defunto di ritornare
Il timore degli antichi era che, nei casi di morte violenta, il defunto tornasse a disturbare i vivi, sotto forma di cadavere che si muove, di zombie.
Perciò era necessario tagliargli piedi e invertirli: quello destro finiva di fianco al polpaccio sinistro e viceversa.
Oppure bisognava inchiodarlo al suolo o deporlo a faccia in giù, così che, svegliandosi e cominciando a scavare, finisse ancora più in profondità.
“Superstizioni del passato” direte voi….eppure, ancora oggi, i defunti escono dagli ambienti con i piedi in avanti, per segnare in modo netto il taglio con il mondo dei vivi.
Il tema, al limite della fantastoria, è stato negli ultimi anni al centro delle ricerche della Soprintendenza e al Dipartimento di Antropologia dell’Università di Bologna.
Il punto di partenza nella divulgazione delle ricerche fu la bellissima mostra allestita a Castelfranco Emilia nel 2009, in cui furono esposti per la prima volta alcuni di questi cadaveri “anomali”.
Partendo da questo punto, ed analizzando la letteratura più recente, cercheremo anche noi di scoprire eventuali ricorsi in queste anomalie e la vastità del fenomeno, che va dall’età antica fino almeno al Settecento!
ATTENZIONE: fate una cena leggera prima di questo tour virtuale…
Mercoledì, 3 novembre 2021
20:30
Zoom
€ 7.50
Michela Cavina
1 h 30 min.
Italiano
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