Banksy rappresenta la miglior evoluzione della Pop Art originaria, l’unico che ha connesso le radici del pop, la cultura hip hop, il graffitismo anni Ottanta e i nuovi approcci del tempo digitale.
A Palazzo Pallavicini sono raccolti oltre 30 murales a grandezza naturale e anche una speciale sezione video che ripercorre la storia e il messaggio sociale dei lavori realizzati dallo street artist di Bristol, su muri, strade e ponti provenienti da geografie diverse.
L’intento di The World of Banksy è quello di salvaguardare la street art in modo che questa venga studiata e riconosciuta per il suo importante ruolo storico. Perché pone delle domande nuove, a cui non si è ancora in grado di rispondere poichè non si conosce ancora bene la storia di questi movimenti.
Girl with balloon, Rat and Champagne, Christ with shopping bag, Queen’s Guard Pissing e The Umbrella girl sono solo alcune tra le 90 opere esposte realizzate da street artist che, con il loro lavoro concreto, hanno riprodotto le opere di Banksy e anche le ambientazioni sulle quali sono comparse.
The World of Banksy sta dando frutto a dibattiti importanti, sia tra chi è appassionato di street art sia tra chi ci si sta ancora avvicinando. Come tutte le precedenti mostre dedicate all’arte di Banksy, non è autorizzata dall’artista.