Un percorso straordinario in TRE TAPPE reso possibile grazie alla collaborazione con Bologna Welcome:
> mostra-evento alla Pinacoteca Nazionale
> affresco portatile a Palazzo Pepoli
> Lotta di Ercole e Anteo conservata nella dimora privata dei Sampieri Talon
Un grande progetto e una grande mostra quella che la Pinacoteca Nazionale di Bologna dedica alla figura di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, grande maestro della pittura barocca.
Incentrata su alcuni tra i suoi più significativi dipinti, l’esposizione si focalizza sulle diverse fasi della sua attività, sui motivi del successo e sul rapporto con la clientela e i collaboratori più fidati svelando e chiarendo le dinamiche professionali, artistiche e imprenditoriali che hanno caratterizzato il suo prolifico percorso.
L’esposizione riunisce una ventina di opere, tra quelle normalmente presenti in Pinacoteca e prestiti mirati e preziosi: tra i capolavori figurano la Madonna del Passero e San Sebastiano curato da Irene ma anche l’Autoritratto di collezione privata tedesca, il Padre eterno col puttino, il San Sebastiano del 1619 e tanti altri.

Importantissimo sarà anche il prestito concesso dalla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna: il Libro dei conti, lo strumento più utile per comprendere il funzionamento dello studio del pittore, con le annotazioni dei quadri venduti, il nome dei clienti e i relativi guadagni.
L’itinerario prosegue con il prezioso e delicato affresco portatile esposto a palazzo Pepoli Vecchio.
Un’opera meravigliosa, delicata, di un artista che all’epoca doveva avere solo venticinque anni. ma che già mostra appieno la “levità, la purezza e la perfezione del suo pennello” e la sua “gentile grazia morale”, come ebbe a definire la sua pittura Goethe nel suo Voyage en Italie.

Conclusione strepitosa il celeberrimo affresco di casa Sampieri Talon con la Lotta tra Ercole e Anteo.
Datata 1631 decora il medaglione centrale del soffitto ricollegandosi idealmente alle Storie di Ercole dipinte da Ludovico, Agostino e Annibale Carracci in tre sale attigue del piano terra nello stesso edificio.
Raffigura i due giganti della mitologia greca nel momento in cui Ercole solleva Anteo da terra per impedire che la madre Terra gli dia la forza per sopraffarlo.
Luce, dinamismo e una straordinaria forza espressiva traducono il mito in valore, in un inno contro la superbia, come evoca la scritta ai loro piedi.