Dopo il grande successo alla Villa Reale di Monza, “Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi” arriva a Bologna.
La mostra presenta più di duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche, libri rari, abiti, armi, spade, un’armatura samurai. In esposizione anche una straordinaria collezione privata di netsuke, piccole sculture in avorio un tempo usate come fermaglio, ed un rotolo illustrato a scorrimento, lungo ben 11 metri.
Tra le stampe in mostra, spiccano le straordinarie xilografie di HOKUSAI, del quale vengono proposti alcuni dei famosi quaderni manga, quando la parola “manga” aveva ancora il suo significato originario di “immagine divertente, fatta senza scopi seri”, tutti raffiguranti mostri della tradizione nipponica, e “Il libro di combattenti cinesi e giapponesi”, una delle sue opere illustrate più pregiate, proposta nella sua prima edizione, oggi rarissima. Si segnalano inoltre i capolavori dei tre più importanti maestri della scuola Utagawa: HIROSHIGE, KUNISADA e KUNIYOSHI, ai quali il celebre editore Senzaburo Ibaya aveva commissionato “Cinquantatré stazioni parallele del Tokaido” (la via che univa Edo a Kyoto), chiedendo loro di rappresentare ciascuna di esse attraverso leggende e storie di paura. Le creature ed i mostri che popolavano queste illustrazioni, protagonisti delle locali leggende tradizionali, sono gli antenati dei Pokemon, dei robot giapponesi, dei personaggi rappresentati nelle animazioni di Miyazaki.
La mostra è stata ideata e prodotta da Vertigo Syndrome e curata da Paolo Linetti, massimo esperto di arte giapponese e curatore di importanti collezioni private.